
Il 3 Giugno 2013 ha avuto luogo a Grosseto la giornata finale di una “task force” educativa rivolta alle persone diversamente abili.
Il progetto BIRBA (Bambini In Ricerca Barriere e Accessibilità), pensato per le scuole primarie, aveva l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei bambini sulle difficoltà delle persone diversamente abili a muoversi in ottima accessibilità nelle strade del territorio comunale.
L’iniziativa si può riassumere in 5 fasi:
– Divulgazione del progetto tramite Ufficio Scolastico Provinciale, Provincia di Grosseto e Comune di Grosseto con il coinvolgimento degli assessorati interessati.
– Incontro nelle classi fra associazione ed alunni.
– Creazione slogan per le “multe virtuali”.
– Commissione per individuazione e scelta dei disegni e degli slogan più adeguati e stampa.
– Giornata finale Progetto B.I.R.B.A. con applicazione di un logo nello stallo riservato alle persone disabili.
I bambini sono inoltre stati formati, da persone con disabilità motorie e vigili urbani, sulle diverse disabilità e le difficoltà a muoversi con le cattive abitudini dei mezzi di trasporto.
La giornata finale è stata un successo: 378 bambini accompagnati da insegnanti e vigili urbani in giro per la città! Bambini entusiasti e molto determinati a scovare automobilisti incivili, hanno messo tantissime multe virtuali e non contenti hanno voluto fare un secondo ed un terzo giro dei quartieri a loro affidati.
Una vera “opera prima” per le specificità di collaborazioni tra varie figure e istituzioni : Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità della Provincia di Grosseto, Prefetto, Sindaco, Assessorato al Sociale, Assessorato alla Cultura, Commissione Pari Opportunità, Istruzione, Polizia municipale e Mobility Manager, Assessorato alla Viabilità del Comune di Grosseto, Ufficio Scolastico Provinciale e Scuole Primarie, Polizia municipale, Forum Provinciale Terzo Settore, Associazioni provinciali e comunali sulla disabilità.
Per noi associazioni e disabili una grandissima soddisfazione, ma anche gli insegnanti erano entusiasti! Addirittura ci hanno detto che la forza del progetto l’hanno data i bambini stessi: “I genitori erano disperati – racconta una insegnante – i loro figli li costringono adesso a fare giri lunghissimi per la città a cercare un parcheggio che non dia fastidio alle persone disabili ed a casa non smettono più di darci “lezioni” private di educazione stradale!”. Trovo che sia una cosa fantastica e sicuramente da ripetere ed estendere.
Lorella Ronconi